IO HO SCELTO… LA LEGALITÀ

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Che cosa vuol dire, oggi, educare alla legalità?

 Il tema della legalità è indispensabile per le sfide che quotidianamente siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla ricerca e dalla promozione di una società più giusta e democratica, in cui tutti i cittadini siano uguali di fronte allo stesso sistema di diritti e doveri.

In questi ultimi giorni di grande attenzione ai problemi della sicurezza, ma anche di tanti episodi di nuova intolleranza, è giusto ricordarci che la convivenza civile passa anche da una riflessione culturale, che, anche se faticosa, ci permette di guardare all’altro come a “un altro noi”, a una persona con cui dialogare e insieme alla quale condividere diritti e doveri.

L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole      nella vita sociale, i valori della democrazia, l’esercizio dei diritti  di cittadinanza e significa elaborare e diffondere tra gli studenti cultura dei valori civili per educare ad una nozione profonda dei diritti e doveri.

Per le scuole, quindi, non si tratta soltanto di realizzare o aderire ad un progetto, ma di costruire un percorso educativo che investa tutta l’Istituzione scolastica e in particolare i docenti di tutte le aree disciplinari, che devono a questo scopo ricercare e valorizzare i contenuti, le metodologie e le forme di relazione e valutazione degli apprendimenti.

È nostro compito indirizzare i giovani verso scelte consapevoli e comportamenti coerenti; tendiamo ad un modello sociale basato sul riconoscimento del valore dell’essere umano e stabiliamo la direzione del percorso qualificando ogni tappa.

Si tratta di un percorso lungo, nel quale più della meta conta il modo di  essere sulla strada, la coerenza di ogni gesto e di ogni parola rispetto al risultato finale. È il percorso, non il traguardo, a riempire la persona del proprio valore e della propria dignità. Tutti   noi siamo      sul percorso, dipende da ognuno di noi dove questo ci porterà.

Da tempo le scuole di Villasanta, impegnate nel diffondere questa cultura, hanno realizzato molti incontri e progetti sull’educazione alla legalità pertanto i nostri ragazzi vanno supportati affinché la legalità e la democrazia siano sempre più una pratica diffusa nella comunità scolastica, proponendo metodologie e contenuti diversificati in base ai livelli scolastici interessati.

Il    Progetto   è    promosso    da       Istituto    Comprensivo    di    Villasanta, Amministrazione Comunale di Villasanta e Villasanta Attiva, e comprende le attività realizzate grazie a questi tre enti e la partecipazione di figure istituzionali che si occupano di garantire la legalità nei diversi contesti della società.

In particolare:

  • POLIZIA MUNICIPALE DI VILLASANTA
  • CARABINIERI DI MONZA
  • MONZA SOCCORSO – PROTEZIONE CIVILE MONZA 4
  • CRI – CROCE ROSSA SEZ. DI VILLASANTA
  • GEV – GUARDIE ECOLOGICHE del PARCO di MONZA
  • COMMISSARIATO della POLIZIA di STATO di MONZA
  • LIBERA – Comitato Monza e Brianza e IC San Luca Bovalino – San Luca (RC)
  • CROSS – Osservatorio sulla Criminalità Organizzata (Università degli Studi di Milano)

 

Perché l’Educazione alla Legalità:

  • è premessa culturale indispensabile dell’esistenza del cittadino-individuo;
  • sviluppa la conoscenza della natura e della funzione delle regole nella vita sociale, i cardini della democrazia e l’esercizio dei diritti di cittadinanza;
  • aiuta a comprendere come l’organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un sistema di relazioni giuridiche;

 

  • determina la consapevolezza che valori come dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come dati per sempre, ma vanno perseguiti, voluti e, una volta acquisiti, protetti;
  • si pone come sostegno operativo quotidiano all’incalzare di fenomeni di illegalità;
  • è un contributo fattivo all’elaborazione e alla diffusione della cultura dei valori civili, all’acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, partendo dalla consapevolezza della reciprocità fra soggetti dotati della stessa dignità;
  • aiuta a fornire modelli comportamentali utili a ridurre fenomeni di bullismo, devianze e dispersione

Educazione alla legalità come rispetto consapevole e partecipato delle regole sociali, delle norme giuridiche e dei diritti dell’uomo per formare il cittadino globale, in grado di capire una realtà sempre più complessa e in continuo cambiamentoper conoscere i fattori culturali, sociali, storici che ci rendono diversi gli uni dagli altri e allo stesso tempo uguali, per scambiare i diversi saperi che ci accomunano e ci arricchiscono in quanto cittadini del mondo.

Educazione alla legalità come acquisizione della coscienza di due principi essenziali, quello del “diritto” e quello del  “dovere”,  quello  dell’  “essere” rispetto all’ “avere”. Per favorire lo sviluppo armonico della personalità    degli studenti, affinché diventino persone autonome, responsabili, capaci di difendere i propri e gli altrui diritti, di rispettare la propria vita e quella degli altri, liberi da pregiudizi.

Educazione alla legalità come perseguimento dell’obiettivo di una società resa migliore grazie al contributo del volontariato, con l’impegno di fare mediazione tra i cittadini e le istituzioni, nell’ascolto, orientamento e sensibilizzazione sui problemi, e per fornire prime risposte ai bisogni materiali e relazionali di chi si trova in stato di bisogno.

Finalità

  1. Favorire l’identità degli studenti e dei giovani cittadini secondo un’ottica bipolare IO _ NOI, DIRITTO – DOVERE, attraverso un percorso graduale di identificazione e di solidarietà prima con la famiglia, poi con gli amici e, via via, con gli ambienti sociali più vasti.
  2. Promuovere la cultura del sociale escludendo la violenza, privilegiando il dialogo e la solidarietà e promuovendo il riscatto della dignità di essere cittadino.
  3. Agire sull’esperienza quotidiana del ragazzo preparandolo al riconoscimento convinto e partecipato delle regole della vita democratica e dei traguardi raggiunti dallo stato
  4. Stimolare nei ragazzi la pratica di un diverso rapporto con le istituzioni e il loro riconoscimento di elementi attivi di quella complessa realtà sociale che è lo Stato, la Nazione, il
  5. Favorire la formazione di “anticorpi” nei confronti dei messaggi apparentemente accattivanti e
  6. Realizzare un rapporto interattivo con enti, istituzioni, associazioni, passando da una logica di sistemi chiusi, isolati, statici ad una di sistemi aperti, in equilibrio dinamico, suscettibili di mutamento e
  7. Promuovere l’importanza del volontariato all’interno di un sistema istituzionale e sociale quale mezzo di integrazione e contributo di ogni singolo al bene di tanti al fianco delle
  8. Rispettare la vita in tutte le sue realtà.
  9. Promuovere il rispetto e la cura dei “beni comuni”, quelli disponibili per tutti i cittadini (parchi, servizi, scuole, centri sociali, strutture e attività di tempo libero, ecc.).
  10. Favorire l’essere protagonisti di azioni positive.
  11. Contribuire alla riduzione di fenomeni di bullismo e di devianze.

 Il contatto diretto con le forze dell’ordine, e con le istituzioni in generale, favorisce un avvicinamento utile tra le nuove generazioni a chi le regole deve farle rispettare, nonostante rischi continui alla propria vita.

Articolazione del progetto

Con il comune denominatore delle finalità sopra illustrate, verranno attuate diverse tipologie attività. Possiamo raggrupparle in tre contenitori:

  • Progetto scolastico Io Ho Scelto.

Si tratta di una attività associativa, che coinvolge tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. Chi vuole farne parte deve scegliere di rispettare le regole ed essere disposto a non tacere di fronte ad atti di palese violazione delle regole e del rispetto delle persone, come atti di prevaricazione o vero e proprio bullismo. L’associazione è organizzata gerarchicamente, con un rappresentante per ogni classe (detto onorevole), eletto con regolari elezioni, e un rappresentante degli onorevoli (detto presidente), eletto dagli onorevoli stessi. Gli onorevoli sono i primi portavoce della legalità, e fanno da riferimento per i compagni. Sono quei ragazzi che sanno andare oltre le proprie personali simpatie o antipatie, o il proprio tornaconto, e che si preoccupano di tutti i compagni, non solo quelli che considera suoi amici. Non solo l’onorevole, ma tutti gli appartenenti all’organizzazione hanno il compito di schierarsi, e di difendere eventuali vittime, non con la violenza contro il bullo, ma con l’evidenza della loro numerosità e determinazione a denunciarlo se continua a comportarsi male.

Il progetto vero e proprio nasce in Sicilia nel 2011, per volere di una associazione antiracket e antiusura, di cui è presidente lo scrittore Enzo Russo. Così come l’usura e il racket, il bullismo riesce a prendere piede nelle scuole perché sia le vittime che gli eventuali spettatori non riescono a trovare il coraggio di denunciare le prevaricazioni. La paura determina l’omertà, che permette al bullo di continuare indisturbato le sue azioni. Poter fare riferimento ad un compagno di classe, l’onorevole, rende più facile “smascherare” un prepotente. L’organizzazione fa riferimento ad un adulto, l’insegnante referente di progetto, e, se necessario, può richiedere l’intervento della dirigente della scuola.

Sapere che la loro scuola crede nella necessità di non passare sotto silenzio le ingiustizie, fa sentire i ragazzi più sicuri e più forti. Inoltre, avere consapevolezza che gli adulti della loro scuola non tollerano il bullismo li fa riflettere sull’importanza di difendere i propri diritti e quelli degli altri, e di organizzarsi per supportarsi a vicenda in situazioni critiche. Le forze principali del progetto sono l’organizzazione e l’informazione. È fondamentale anche il ruolo da protagonisti del loro benessere giocato dai ragazzi.

  • Insieme di incontri e attività promosse dall’Associazione Villasanta Attiva, con i garanti della legalità e le associazioni che operano per il bene comune.

Gli incontri hanno due obiettivi principali:

  • diffondere una cultura della legalità, imparando da chi lo fa di mestiere (o come volontario) cosa significa far rispettare le leggi e quanto è importante che venga fatto per ciascun cittadino;
  • conoscere l’organizzazione delle varie strutture preposte a garantire il rispetto della legalità.

Gli incontri sono pensati per classi di ugual livello della scuola secondaria, in modo da costituire un percorso che vada dalla prima alla terza, in modo da fornire ai ragazzi in uscita dalla scuola media una adeguata conoscenza dei principali enti e associazioni che si occupano di garantire il rispetto della legalità nei diversi ambiti della vita sociale nella quale si trovano a vivere. Più in dettaglio:

Per le classi prime sono previsti:

  • un incontro con la Polizia Municipale di Villasanta, per parlare non solo del rispetto delle regole della strada ma in generale delle leggi a tutela dei cittadini e del ruolo fondamentale che la polizia municipale ha per garantire la vivibilità dei quartieri;
  • un’uscita al parco di Monza, con le Guardie Ecologiche Volontarie, articolata su una giornata. Nella mattinata le GEV accompagneranno i ragazzi attraverso un percorso a piedi nel parco, e parleranno loro di temi come: il rispetto dell’ambiente, il valore della biodiversità e delle bellezze storico-naturalistiche del parco. Inoltre spiegheranno le regole da rispettare per aiutare a mantenere il parco pulito e piacevole da vivere. Nella seconda parte, sempre sotto la supervisione delle GEV, dei volontari di Villasanta Attiva e degli insegnanti, i ragazzi si impegneranno in prima persona per raccogliere cartacce e rifiuti in alcune zone limitrofe al parco, che sono tra l’altro quelle che loro stessi usano durante il loro tempo libero.

Per le classi seconde sono previsti:

  • un incontro a scuola con i Volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa, per informare i ragazzi riguardo alle attività che i volontari svolgono a favore della collettività e farli riflettere sull’importanza di avere regole che tutelino la sicurezza delle persone, in particolare in situazioni di calamità naturale;
  • un’uscita con visita alla caserma dei Carabinieri a Cavallo nel parco di Monza. La caserma verrà raggiunta a piedi, attraverso il parco. Durante la visita il comandante dei Carabinieri spiegherà ai ragazzi il ruolo dei Carabinieri, in particolare di quelli a cavallo, nella difesa della legalità.

Per le classi terze è previsto:

  • un incontro con la Polizia di Stato della questura di Monza, specifico sul cyberbullismo, ovvero quella forma di prepotenza e prevaricazione che viene attuata utilizzando i social network, le chat, e internet in generale. L’incontro ha due obiettivi importanti: rendere consapevoli i ragazzi dei rischi per la propria incolumità che un uso scorretto dei social può determinare e delle leggi che tutelano ciascuno di noi contro le azioni di cyberbullismo, che determinano la possibilità di perseguire penalmente chi le viola.

Le classi terze inoltre parteciperanno alla giornata in ricordo delle vittime della mafia, organizzata dall’amministrazione comunale con la collaborazione di Libera, durante la quale saranno previsti interventi di personalità impegnate nella lotta contro la mafia.

  • Progetto di scambio culturale con la Scuola Secondaria di primo grado dell’ IC San Luca Bovalino, in collaborazione con Libera e Amministrazione Comunale di Villasanta. Alcune classi terze della nostra scuola secondaria faranno in classe un lavoro di approfondimento sulla mafia, in particolare su quella che riguarda il nostro territorio. Il lavoro si concentrerà sull’utilizzo per fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi condannati. Sarà svolto in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che ha in essere un progetto di destinazione d’uso di un bene confiscato nel territorio di Villasanta, e porterà i ragazzi a progettare attività sociali a cui destinare eventuali beni confiscati.

I ragazzi si confronteranno con gli studenti della scuola di San Luca raccontandosi a vicenda punti di vista e opinioni, e condivideranno il lavoro svolto. Lo scambio sarà attuato attraverso video-conferenze, e si vorrebbe avere la scuola di San Luca ospite “virtuale” durante la giornata del ricordo delle vittime della mafia, il 21/3/2018.

  • La “Giornata del ricordo delle vittime della mafia”, promossa dall’Amministrazione Comunale, che si svolgerà il 21 marzo 2018. Durante la mattinata si svolgerà un evento nella piazza antistante al Comune di Villasanta, al quale potranno partecipare le classi dell’Istituto Comprensivo. Alcune personalità parleranno della mafia e delle persone che hanno trovato il coraggio di opporvisi e di contrastarla. Si ricorderanno non solo i magistrati che hanno perso la vita per contrastare la mafia ma anche tutti coloro che hanno subito estorsioni, ricatti o che a causa della mafia sono morte, talvolta vittime casuali, talvolta facendo il proprio dovere. I ragazzi delle terze della secondaria, sia di Villasanta che di San Luca, presenteranno i loro lavori.